Franco Piperno è stato un matematico, filosofo e attivista politico italiano, figura chiave nel movimento studentesco e nell'estrema sinistra italiana degli anni '70.
Biografia: Nato a Roma nel 1943, Piperno studiò matematica all'Università di Roma, diventando poi assistente universitario. Parallelamente all'attività accademica, si impegnò politicamente, inizialmente nel movimento studentesco del '68.
Potere Operaio: Fu uno dei fondatori, insieme ad altri intellettuali e militanti, del gruppo extraparlamentare Potere%20Operaio, un'organizzazione che promuoveva l'autonomia operaia e la lotta armata. Piperno si distinse per la sua elaborazione teorica, che combinava marxismo, leninismo e pensiero critico.
Arresto e Accuse: Nel 1979, Piperno fu arrestato e accusato di appartenere alle Brigate Rosse e di essere coinvolto nel sequestro e nell'omicidio di Aldo Moro. Fu processato e assolto in primo grado per insufficienza di prove. Tuttavia, la sentenza fu ribaltata in appello e Piperno fu condannato.
Latitanza e Esilio: Per evitare la carcerazione, Piperno si diede alla latitanza e visse in esilio in Francia per molti anni.
Rientro in Italia: Successivamente, rientrò in Italia e scontò una pena detentiva ridotta.
Riflessioni: Dopo la scarcerazione, Piperno ha continuato a scrivere e a riflettere sulla sua esperienza politica e sulla storia degli anni di piombo, mantenendo una posizione critica nei confronti del sistema%20capitalistico. La sua figura resta controversa, divisa tra chi lo considera un terrorista e chi lo vede come un intellettuale che ha cercato di interpretare e trasformare la società italiana.
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